Virginia woolf e la sua astrobiografia

“Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente senza fine”,  pensava VIRGINIA WOOLF,  “Che fonte inesauribile di piacere sono i libri per me! Credo che potrei vivere qui beatamente, leggendo in eterno!” ella affermava!

Virginia Woolf  nasce sotto il segno dell’Aquario il 25 gennaio del 1882 a Londra con un’Ascendente nel segno dei Gemelli e una irruenta Luna in Ariete.

Era una delle scrittrici più rivoluzionarie del suo tempo, la definiscono un’amazzone intellettuale, era una saggista e critica di forte personalità.

Il suo Tema Natale presenta il Sole in Aquario in nono campo e uno stellium di pianeti nel dodicesimo settore. Il pianeta in comune è Nettuno, questo spiega il bisogno di affermare dell’autrice il proprio credo, la propria filosofia, la propria autonomia di pensiero e le ambizioni letterarie.

L’Ascendente Gemelli evidenzia, attraverso la sua penna e le sue opere letterarie, il suo approccio alla vita in modo leggero, ironico e socievole, perché il pianeta governatore del segno, ossia Mercurio, è fortemente sollecitato da Nettuno in Aquario.

Ciò spiega come i suoi pensieri erano fuori dagli schemi, la sua mente era sempre inquieta. Ella era affamata di cose sconosciute,  aveva sempre voglia di scrivere tanto, di viaggiare molto, di soddisfare la sua curiosità con nuovi racconti e nuove storie.

Quando si parla di Virginia Woolf pensiamo subito al suo folle gesto, ai suoi forti sbalzi d’umore, alle sue crisi depressive e ai suoi profondi esaurimenti nervosi.

Ma lei non era solo questo, era un’ indagatrice dei moti dello spirito, era un genio della letteratura perché sapeva scrivere in bellissima prosa, perché il suo intuito sapeva captare forti segnali da comunicare agli altri attraverso i suoi libri.

La  folla di pianeti nella dodicesima casa spiega la difficoltà a vivere la quotidianità di tutti i giorni perché, Nettuno, il suo governatore, mal sopporta le regole abitudinarie:  il pianeta esprime il bisogno di vivere non solo al di fuori dalla norma, ma è anche indice di una libertà assoluta e di una diversità fuori dall’ordinario.

Ella pensava: “Strano come il potere creativo metta immediatamente in ordine l’intero universo”.

La  realtà del suo mondo interiore non era logica e razionale, ma fantasiosa e immaginaria, che si scontrava spesso con la vita concreta, fatta di attese e di speranze. Al tutto però si contrapponeva un bisogno costante di distaccarsi   dall’ordinario.

Il pianeta governatore dell’Aquario, il suo segno solare, è Urano, che trovandosi in quinta casa, il settore degli eccessi e delle ispirazioni, in aspetto a Nettuno,  le conferiva grande capacità creativa, che si esprimeva in modo originale e sperimentale,  in un modo di essere e di pensare anticonformista.

Inoltre Urano, perfettamente a suo agio nel segno della Vergine e in aspetto con Mercurio in Aquario e in decima casa,  dimostra come l’amore per la letteratura e la scrittura si siano manifestate presto nella vita dell’autrice. Fu molto attiva nei suoi ambienti letterari londinesi, dando vita a circoli letterari, scrivendo libri, saggi e racconti, partorendo sempre nuove idee originali, ma che spesso si scontravano con la vita reale.

Infatti la poetessa suggeriva: “l’unico consiglio che una persona può dare ad un’altra sulla lettura è di non accettare consigli, di seguire il proprio istinto, di usare la propria testa, di arrivare alle proprie conclusioni”.

Ella metteva a disposizione degli altri parte di se stessa, affermando il proprio pensiero libero e il suo modo di fare in società. Nonostante la difficoltà nell’integrarsi, il  rifiuto e il senso di solitudine, ella ha sempre sentito l’ispirazione dettata dal suo inconscio e conferita da una Luna in dodicesima casa, che le permetteva di sognare mondi immaginari e di rifugiarsi nella sua creatività.

Anche gli aspetti ostili di Sole e di Mercurio con Nettuno indicano un cammino di solitudine, uno stato perenne che ha caratterizzato tutta la sua vita.

 Infine, quel Sole in Aquario in nona casa, con forti valori nettuniani e un Mercurio sollecitato da una forte autonomia, la portavano a concepire la solitudine come uno spazio personale indispensabile per affermare la propria libertà. Ella infatti affermava:   “una donna deve avere per scrivere: una stanza tutta per sé, 500 sterline l’anno e la libertà di parlare liberamente”.

L’incessante libertà le ha permesso anche di scegliere il modo in cui chiudere il sipario: “Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente”.

Così ella è rimasta nell’immaginario collettivo come una scrittrice incredibilmente geniale e controcorrente.

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