Alberto Moravia e la sua astrobiografia!

   “In principio era la noia, volgarmente chiamata caos. Iddio, annoiatosi della noia, creò la terra, il cielo, l’acqua, gli animali, le piante. Adamo ed Eva; i quali ultimi, annoiandosi a loro volta del paradiso, mangiarono il frutto proibito. Iddio si annoiò di loro e li caccio dall’Eden”.

Questa è una delle tante citazioni di Alberto Moravia,  un grande scrittore e giornalista, saggista e drammaturgo, un reporter di viaggio e un affermato critico cinematografico italiano.

Eglinasce sotto il segno dell’avventura, ossia il Sagittario, un segno che sa spalancare gli orizzonti, che sa vedere oltre il proprio giardino, un segno che con lo zaino in spalla, fa l’autostop e va in giro per il mondo, sempre segno assetato di conoscenza, che vuole sempre sapere, che vuole conoscere tutto, buttandosi, con la sua ingenuità, alla ricerca di spazi inesplorati.

Il suo ascendente è nel segno riservato, misterioso, profondo e pensieroso dello Scorpione e con una Luna nel segno della precisione, puntigliosa, abitudinaria e perfezionista segno della Vergine.

Il suo Tema Natale presenta un’ equilibrata distribuzione di pianeti fra i due Assi e fra in quattro Elementi, ossia Acqua, Terra, Fuoco e Aria. Questo vuole dire che è stata una persona equilibrata, sicuro di sé, realista e fantasiosa.

Quello che spicca subito all’occhio è l’opposizione dell’Asse III/IX,  l’asse della comunicazione, della scrittura, del giornalismo, delle parole scritte e dette, dell’insegnamento, degli spostamenti, ricordiamo infatti che lo scrittore è stato un reporter di viaggio, come conferma il suo segno del Sagittario, si recava come inviato prima in Inghilterra e poi in America.

A tal proposito, citava: “Quando le informazioni mancano, le voci crescono”.

Le sue energie e le sue passioni erano rivolte sempre verso posti stranieri, era attratto da ogni forma di pensiero lontano sia in senso geografico che mentale, dato da un rapporto del Sole in Sagittario con Marte nel segno dell’Acquario, il cui pianeta che accomuna i due segni è proprio Nettuno!

Prima costretto a letto per molti anni, poi diventa ricco, famoso e guarito alla conquista della vita.

L’intelligenza è senz’altro il punto di forza di Moravia, dato da quel bellissimo Mercurio congiunto all’Ascendente, nel segno profondo e arguto dello Scorpione, in ottimo aspetto a Saturno, sinonimo di rigore logico, e da Nettuno, sinonimo di sensibilità percettiva. La sua intelligenza è colorata da uno straordinario acume fatto soprattutto da un senso dell’osservazione.

Inoltre, un altro punto a sua favore è quella Luna nel segno Vergine, altro segno di Mercurio, che gli permette di guardare dentro una scena, riempiendola di particolari e dettagli, come se fossero al microscopio.

Quella Luna posta nella decima casa, la casa dell’affermazione e del successo, raccontano della sua intelligenza lucida, composta da un metodo d’organizzazione, da una affidabile precisione e da gesti abitudinari.

Infatti,  Moravia ogni mattina sedeva dalle ore 8 alle ore 12 alla macchina da scrivere e s’imponeva di scrivere e correggere un numero di cartelle da battere (fonti web).

Urano, che rappresenta il lavoro è in ottimo aspetto a Mercurio, ancora una volta si confermano i suo grandi capolavori, tra cui ricordiamo “La Romana”, “La ciociara”, “La Noia”, che gli permisero di ottenere grandi successi e riconoscimenti.

Pubblica altri numerosi romanzi, i suoi fantasmi si trasformano nei personaggi dei suoi libri, tende ad essere polemico e critico, dettati dalla Luna nel segno della Vergine e da Mercurio in Scorpione.

Sentiva il peso delle troppe prove, dai suoi doveri che lo spingevano alla testardaggine, non arrendendosi al destino con tutta la forza delle sue mascelle, credendo molto in se stesso.

Come possiamo notare dalle immagini sul web, il suo sguardo è sempre preoccupato, il viso accigliato che non lasciano dubbi sulle prove che egli ha dovuto superare.

Un altro aspetto che balza agli occhi attenti degli studiosi di astrologia è l’opposizione dell’asse II/VIII, l’asse del denaro, della gestione economica, tra Venere e Plutone, vuole dire che lo scrittore si considerava molto venale, per cui doveva scrivere molto perché voleva guadagnare di più. E così avvenne. Ma oltre ad essere pilotato sotto la spinta del denaro, quell’aspetto di opposizione tra il Sagittario e Gemelli, egli abbracciò il credo:  “scrivo, dunque esisto!”

Lavorava tantissimo, collabora con La Stampa, con le varie testate italiane, scrive molte novelle e lunghi racconti.

Mercurio è in aspetto anche con Giove, egli era molto avido, la sua penna non si fermava mai, poco prima di morire, ricordiamo la sua ultima opera: “Non so perché non ho fatto il pittore”  una raccolta di novanta scritti sull’arte.

Per concludere, fra i suoi grandi amori ricordiamo le grandi donne come Elsa Morante e Dacia Maraini.

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