Robert Louis Stevenson

“Il nostro compito al mondo non è di avere successo, ma di continuare a cadere serenamente”

È la tipica frase di un nativo dello Scorpione, che non ha mai paura di cadere se non per provare la gioia di risorgere.

Scrittore, drammaturgo e poeta dell’età vittoriana, Robert Louis Stevenson cita questo aforisma proprio secondo la sua natura zodiacale.

Egli nasce il 13 novembre del 1850 sotto il segno dello Scorpione, con Ascendente nell’Aquario e una Luna in Pesci.

Questi ultimi due segni sono rappresentati da Nettuno, il pianeta della fantasia e dell’immaginazione, che lo ha ispirato nella scrittura de “L’isola del tesoro” uno dei più celebri romanzi per ragazzi di tutti i tempi.

Questo racconto narra la storia di pirati e tesori, di mappe da seguire, di isole tropicali, di pappagalli portati sulla spalla.

È un’avvincente storia di lupi di mare, di capitani di lungo corso, di corsari e ammutinamenti. Una caccia al tesoro in mari lontani scatenata dal ritrovamento di carte di un vecchio marinaio e della mappa di una misteriosa isola dove una banda di filibustieri ha sepolto un favoloso bottino.

Grazie alla congiunzione di Luna e Nettuno in Pesci, lo scrittore ha messo le ali alla sua fantasia, ha fatto scatenare la sua immaginazione e di colpò divenne famoso.

È una di quelle rare opere che soddisfano sia la curiosità dei ragazzi e gli interessi degli adulti.

Nettuno non è solo avventura, ma anche follia, che fa sognare distaccandoci per un attimo dal quotidiano, infatti:

“fu allora che mi balenò in mente la prima di quelle idee pazze che tanto contribuirono a salvarci la vita”.

Nettuno è anche l’immenso, l’infinito, il mare: “Al largo, al diavolo il tesoro, è lo splendore di questo mare che mi ha fatto girare la testa!”

“La vita non è una questione di avere delle buone carte, ma di giocare bene una mano scarsa” è il detto di chi ha poche probabilità di vincere e invece può farcela anche con poco, l’importante è essere arguto e avere un’intelligenza scaltra e sopraffina, come lo è il suo Mercurio nello Scorpione in ottava casa.

E, a tal proposito, un’altra opera famosissima è “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”.

Un romanzo che racconta la storia di un avvocato londinese che indaga sui singolari episodi tra il suo vecchio amico, il dottor Jekyll e il malvagio Mister Hyde.

I due personaggi rappresentano la metafora di due distinte personalità: la natura buona ma spesso imprevedibile e quella malvagia dettata dall’irrazionalità.

Non si tratta di un giallo o di un racconto poliziesco, non si tratta di risalire alle responsabilità dei colpevoli, ma un romanzo nero e gotico, con storie soprannaturali e fantastiche.

Ancora una volta il pianeta Nettuno la fa da padrona. Nonostante lo scrittore fosse sì dello Scorpione, per cui ci si aspetta di leggere romanzi in cui omicidi e assassini sono all’ordine del giorno, in questo racconto, l’autore mette in evidenza i due lati della stessa personalità:

Ogni giorno secondo i due impulsi del mio animo, morale e intellettuale, io mi avvicinai così a quella verità, la scoperta parziale della quale mi ha trascinato a una così orribile catastrofe, cioè che l’uomo non è in verità unico ma duplice”.

La natura dello Scorpione è rappresentata dalla caratteristica intelligente di far coincidere Bene e Male all’interno della stessa personalità, come fossero due facce della stessa medaglia.

Infatti, il cielo natale dello scrittore presenta una folla di pianeti nel segno dello Scorpione, a voler quasi anticipare gli studi della natura conflittuale della stessa personalità di Freud.

Infatti, “Se ciascuna di queste nature potesse solamente essere riposta in identità separate, la vita sarebbe alleviata di tutto quanto ha d’insopportabile: l’ingiusto potrebbe andarsene per la sua strada e il giusto potrebbe camminare tranquillo e sicuro per la sua strada elevata.

Lo scrittore Robert Louis Stevenson amava le poesie di Walt Whitman. Stevenson considerava Whitman un’indomabile forza della natura e, in un famoso brano, lo definiva “un grosso cane peloso, appena liberato dalla catena, che corre sulle spiagge del mondo e abbaia alla luna”.

“Tieni per te le tue paure, ma condividi con gli altri il tuo coraggio”!

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