L’oroscopo di Gianni Rodari: Ariete

Settimanalmente, precisamente ogni mercoledi, giorno di Mercurio, mi piace proporvi l’oroscopo secondo Gianni Rodari. Questa settimana iniziamo dall’Ariete, preceduto da una breve introduzione dell’autore.  Settimana prossima è il turno del segno del Toro, a seguire i Gemelli, poi il Cancro e così via.  Via auguro un buon divertimento nella lettura del proprio segno zodiacale!

Sul raccontare le favole il bambino non ci perde molto, perché lui ha i fumetti, ha la televisione, ha le altre favole… Chi ci perde semmai sono i genitori che non hanno questo momento di dialogo importante che passa attraverso la fiaba, che è un modo di parlare del mondo, di parlare delle cose. È un modo di entrare nella realtà anziché dalla porta dal tetto, dal camino, dalla finestra. Il linguaggio dei bambini è fatto di immaginazione e di pensiero logico, è tutto insieme. I genitori che lo perdono perdono qualcosa per loro, il bambino trova sempre il modo di usare la propria immaginazione.

Ariete
Il “gioco del niente” lo fanno i bambini stessi, chiudendo gli occhi. Serve a dar corpo alle cose, a isolare dalla loro apparenza la loro sessa esistenza. Il tavolo diventa straordinariamente importante nel momento preciso in cui, mentre lo guardo, io dico: “il tavolo non c’è più”. È come se lo guardassi per la prima volta, non per vedere com’è fatto, questo lo so già, ma per accorgermi che “c’è”, che “esiste”.
Sono convinto che il bambino cominci abbastanza presto a intuire questo rapporto tra essere e non essere. Talvolta lo potete sorprendere mentre abbassa le palpebre per far sparire le cose, le riapre per vederle ricomparire, ripetendo pazientemente l’esercizio. Il filosofo che s’interroga sull’Essere e sul Nulla, usando le maiuscole che toccano di diritto a questi rispettabili e profondi concetti, non fa in sostanza che riprendere, ad alto livello, quel gioco infantile.

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