Un astrobiografia Charlie Parker

CHARLIE PARKER Jr.

“Non suonare il sassofono, lascia che sia lui a suonare te”

I grandissimi sassofonisti della Vergine sono tanti, tutti bravi, tutti famosi ed eccellenti musicisti. Per essere grandi musicisti non bastano avere, nel Tema Natale,  una eccellente Venere come arte, la sensibilità di Nettuno e l’emotività della Luna pianeta governatore dei Pesci, ci vuole ben altro, sicuramente quel pizzico di follia oltre misura e una genialità fuori dal comune.

Nasce a Kansas City il 29 agosto del 1920 il re della musica jazz. Egli, chiamato “The Bird”, è stato un sassofonista e compositore di musica jazz, ricordato per essere stato uno dei padri fondatori del movimento musicale, chiamato Bepop, oltre che per la sua padronanza della tecnica sassofonista.

Fu il più grande musicista del jazz del periodo. Se si potesse vivere anche solo qualche ora in un periodo del passato, forse molti, amanti del jazz,  sceglierebbero una serata degli anni ’30  in un club con musica jazz dal vivo. Le signore si vestirebbero con una penna in testa, il caschetto di capelli neri e un bicchiere di champagne e un vestito di paillettes giallo oro.

Charlie Parker è nato sotto il segno della Vergine, segno intelligente, preciso, affidabile, concreto, lavoratore instancabile. Il segno dell’ esercizio quotidiano, ripetuto, abitudinario, ossessivo, quasi maniacale.

Il segno del ritmo, del tempo preciso e misurato e il musicista abbinava swing e improvvisazione, creazione e abilità.

Quando ho ascoltato la musica per la prima volta, ho pensato che dovesse essere molto pulita, precisa. Qualcosa che la gente potesse capire, qualcosa di meraviglioso”.

 

The Bird, come recita il segno della Vergine, aveva molta tenacia e determinazione. Le sue dita erano magiche. Il tema Natale del musicista presenta un portentoso stellium nel segno della Vergine: Sole, Saturno e Venere. Un connubio di arte, edonismo, determinazione, costanza ma anche durezza, sacrifici e a volte ristrettezze e sofferenza. Il tutto è situato in decima casa, il settore dell’autonomia, dell’ambizione, del successo professionale, dei sogni sfrenati, seppur molto controllati.

Inoltre, il suo tema natale presenta un altro spettacolo di pianeti, situati nella nona casa, la casa della musica, nel segno del Leone, il re della foresta, il re del Bepop. Giove, Mercurio e Nettuno, gli ingredienti giusti per generare nuove musiche, il genio che era stato lui, dotato di grande intelligenza artistica.

La sua musica piaceva a tutti. Era molto ricercato, molto richiesto, seppur il suo modo di fare e i suoi comportamenti lasciavano molto a desiderare.

Il suo Ascendente nel segno dello Scorpione, il segno dei tormenti interiori, lo ha reso combattivo, misterioso e tenebroso,  con Marte nel segno e in Prima casa lo hanno reso un guerriero, era una forza della natura. Ha vinto ogni battaglia, sapeva quel che faceva, quel che voleva, ma ad un certo punto qualcosa è crollato. La sua vita è stata ricca di successi ma anche di fallimenti, parecchi sono stati i contratti da firmare a cui lui si è sottratto, per motivi di salute, causati da lui stesso, ma ha saputo cogliere le occasioni al volo.

Impara tutto sulla musica e sul tuo strumento, poi dimentica tutto sia sulla musica che sullo strumento e suona ciò che la tua anima detta”.

“Anima”: la sua croce e delizia: la Luna in Pesci congiunta ad Urano, hanno reso imprevedibile, incontrollabile la sua emotività. Parecchie sue decisioni sono state prese dietro impulso, in preda ad una emotività profonda, confusa e annebbiata, ma sempre in circostanze in cui sapeva quello che faceva.

I segni del super controllo sono : Leone, Scorpione e Capricorno, oltre alla Vergine. Egli ne era super dotato, ma qualcosa usciva fuori dalla sua razionalità.

Purtroppo ha conosciuto il mondo delle droghe da giovanissimo facendone tanto uso e il più delle volte portandolo sul lastrico. Quella dura opposizione sull’asse Vergine/Pesci, l’asse psico-fisico, del benessere fisico e mentale, hanno reso la sua vita pieni di tormenti, segnata dalla dipendenza dalla droga e dall’alcol.

Le sue inquietudini e la sua smisurata sensibilità si piazzano nel segno dei Pesci e in quarta Casa, cosignificante del Cancro, altro segno sensibile ed emotivo.

Il tutto si oppone al segno della Vergine, creando forti tensioni emotive, psico fisiche tra casa sesta/dodicesima, l’asse della salute.

L’italiano Arrigo Polillo, profondo conoscitore del settore, ha definito Charlie Parker nei termini all’interno della sua famosa antologia del jazz: “Fu il Picasso dell’arte afroamericana, l’uomo che reinventò la sintassi e la morfologia della musica jazz e ne deviò il corso”.

In quest’asse i pianeti sono tesi, mettendo a dura prova la psiche. Non gli bastava suonare il sassofono per 15 ore al giorno di fila, che non sempre è determinato da tanta tenacia e determinazione, ma anche per scaricare il suo stress emotivo, scaricare le sue tensioni e la sua stanchezza.

La musica è la tua esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la ivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento”.

Luna congiunta ad Urano in Pesci, già di per sé è deleterio in un quadro astrale, il tutto è mal collegato con lo stellium nel segno della Vergine che lo hanno portato a perdere il controllo. Forse era l’unico aspetto della sua vita che lo ha costretto a superare i suoi limiti.

La fama di Charlie Parker esplode nel 1945, quando Giove transita nel segno della Vergine, amplificando e allargando l’intensità di quei suoi pianeti di nascita, rappresentando una vera e propria rivoluzione nel mondo musicale afro-americana, segnando per sempre la storia del jazz.

I suoi più grandi successi: Ko, Ko; Biillie’s Bounce; Now’ s the time, Ornitology e tanti altri.

Egli raccontò di aver accidentalmente “creato” il bepop mentre improvvisava suonando Cherokee, un brano di Ray Noble. Lo suonò tante volte che alla fine ne aveva la nausea, poi si accorse che apportando alcune modificando, stava suonando qualcosa di nuovo, di insolito:

« Non riuscivo più a sopportare le armonie stereotipate che allora venivano continuamente impiegate da tutti. Continuavo a pensare che doveva esserci qualche cosa di diverso. A volte riuscivo a sentire qualcosa, ma non ero in grado di suonarlo… Si quella notte improvvisai a lungo su Cherokee. Mentre lo facevo mi accorsi che impiegando come linea melodica gli intervalli più alti degli accordi, mettendovi sotto armonie nuove, abbastanza affini, stavo suonando improvvisamente ciò che per tutto quel tempo avevo sentito dentro di me. Rinacqui a nuova vita.[6] »
(Charlie Parker)

Il benefico transito di Giove, se da una parte gli ha portato fama e successo, dall’altro ha rimarcato quell’aspetto duro e ostile, a tratti impossibile con la Luna di nascita. Un aspetto che ha sottolineato più volte le sue pessime abitudini e le sue dipendenze da eroina e dall’alcol.

Queste sue abitudini lo portarono alla pazzia, alla depressione alla morte. Ha perso il suo controllo, il potere su se stesso, non ha saputo controllare il flusso delle sue emozioni e la sua unica via di uscita è stato abbandonarsi in un bicchiere, illudendosi di stare meglio e di poter sconfiggere i demoni del passato. Eh si, il suo passato non è stato tranquillo e sereno, ma piuttosto travagliato, abbandonato dal padre e cresciuto dalla madre, costretta a lavorare. Mentre lui era sempre irrequieto e indisciplinato.

Quella Luna lesa da Urano, è deprimente, è una sconfitta per la mente, ma quando i tormenti superano la ragione, fanno perdere di vista la realtà.

Charlie Parker si è spinto oltre, ha superato ogni confine, ha raggiunto un mondo migliore il 12 marzo del 1955, a soli 34 anni, dove ora continua a suonare le sue musiche. I transiti di quel giorno, il Sole transitava nel segno dei Pesci, congiungendosi alla sua Luna, formando nel cielo la Luna Nuova, che indica un nuovo inizio e non c’è giorno migliore per intraprendere una nuova strada. Mentre la Luna di transito congiungeva il sul Sole, ancora una conferma di un nuovo cammino.

Egli aveva bisogno di cambiare strada per iniziare un nuovo stile di vita. Saturno sul suo Ascendente ha determinato la sua morte fisica, ma non il suo ricordo, Saturno è la durata nel tempo, il “per sempre”.

Galiano Loredana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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