Buon compleanno Frida!!!

A Milano si celebra la grande artista messicana con più di cento opere tra dipinti, disegni e fotografie inediti.  E’ scoppiata la fridamania sui cartelloni e sulle magliette.

Persino i Kolors cantano all’ultimo Festival di Sanremo: “L’amore non è che una sfida come per Frida, come per Frida”.

Perché si racconta di lei? Perché ha saputo trasformare il suo dolore in bellezza e armonia, ritraendola in un’icona pieno di colore che sfida il maschilismo.

Infatti per l’artista tutto è sfida, non esistono colori tenui né sulle tele né nella vita. Lei è una sopravvissuta, vive nelle sue sofferenze ed è orgogliosa nella sua unicità.

Frida è un’icona, un simbolo di forza e di volontà, la femminista, la comunista irriducibile, la rivoluzionaria.

E’ la donna di Diego Rivera, l’amante di Lev Trotskij  e di André Breton, di Tina Madotti.

Magdalena Carmen Frida Kahlo nasce il 6 luglio 1907 a Coyocan, in Messico alle 8.30, con il Sole in Cancro, Ascendente Leone e una Luna in Toro.

Per antonomasia un Sole in Cancro cerca protezione, rassicurazione e una vita più facile e comoda, ma il Sole di Frida è fortemente in contrasto con le simbologie cancerine, perché il suo Tema Natale presenta  un Sole in undicesima casa, il settore della libertà, delle innovazione, attraverso uno stile tutto suo, in particolare quello indigeno, con gonnellini e ricami, fiori e farfalle tra i capelli, trecce e accessori, in cui esprime la libertà di essere se stessa in stretto rapporto a Nettuno che le conferiscono una certa inquietudine di fondo, trasferendola nei suoi quadri.

Inoltre, il Sole di Frida è leso fortemente da Marte e Urano che le hanno tagliato di netto, con forza e impetuosità ogni sua possibilità di vivere la sua natura cancerina, dolce e amorevole.

Il Sole in Cancro esprime il bisogno di protezione e di sostegno affettivo, ma il suo Tema Natale quel Sole è costretto ad indossare la maschera orgogliosa, il suo Ascendente Leone,  di chi non può accettare di essere in difficoltà.

La lesione è sull’asse della quinta casa, l’asse dell’equilibrio mentale, degli eccessi, della vitalità, della forza sovrumana, complice un Marte leso, tutte caratteristiche che si sono espresse durante la sua breve vita. Infatti Frida era forte ma anche eccessiva con profonde angosce e tormenti, sensibilissima dato dalla sua congiunzione stretta di Sole, Nettuno e Giove.

Il suo Ascendente cade nel segno del Leone:  la sua predilezione per gli autoritratti, la sua chioma rigogliosa acconciata in varie pettinature, così come l’attenzione ai suoi gioielli, grandi e vistosi, particolari, originali e colorati.

La sua Luna in Toro e in decima casa esprime la sua testardaggine, la sua sensualità e la sua forza. Il suo genio creativo data la congiunzione di Sole e Nettuno, e la sua voglia di vivere nonostante tutto, rigenerandosi e inventandosi.

A 6 anni si ammala di poliomelite, data una probabile opposizione di Sole al Marte e Urano congiunti, la malattia lascia i postumi la gamba destra più sottile ad un piede più piccolo dell’altro.

E ciò le porta a sognare di diventare un medico, lei è molto brava a scuola e a livello politico è sempre attiva, quella immensa vitalità dell’opposizione dei pianeti sull’asse V/XI, che le conferisce grinta e vitalità fino all’eccesso., facendole vivere una vita tra alti e bassi su tutti i fronti.

E’ il 17 settembre del 1925 quando Frida ha un tragico appuntamento con il destino, di quelli che lasciano senza fiato, sgomenti e pieni di domande. I transiti di quel giorno sono molto forti, violenti, impossibile trovare un modo per fermarli, i pianeti girano e la vita va avanti.

Plutone si congiunge al suo Sole, mentre Giove gioca con Marte e Urano, Urano tocca Saturno nel segno dei Pesci in ottava casa e si pone in aspetto ostile a Venere e Plutone, Nettuno passeggia sul suo Ascendente in Leone. Sembra la fine di tutto, specie della sua vita.

E infatti la sua vita cambia in un attimo, si pensa che non ne sia mai uscita, ma il suo orgoglio e la sua forza le permette di dipingere i suoi autoritratti come un tentativo di elaborare le sue esperienze.  Dipingere è la sua salvezza, un modo di trascorrere le sue lunghe giornate occupandosi di se stessa, ritraendosi per ricreare una nuova immagine di sé, cercando una nuova identità e cambiare la sua realtà.

Poi conosce Diego Rivera, molto noto per i suoi murales. Egli ha il doppio dei suoi anni, il loro amore fu appassionato, travagliato, tormentato e catastrofico, proprio come vuole la congiunzione di Venere e Plutone.

Inoltre i transiti del loro matrimonio non sono affatto positivi. Le ostilità e le difficoltà hanno portato il loro rapporto al superamento da ogni dipendenza verso un’autonomia sia emotiva che affettiva.

Non solo: Nettuno il pianeta dell’illusione è contro la Luna (femminilità, moglie e madre) di Frida, Urano, il pianeta degli imprevisti è contro il Sole di Frida (la sua personalità, il suo Io attivo); Saturno entrava in Sagittario e nella sua V casa opponendosi a Venere e Plutone e quadrando Saturno natale, ciò vuole dire l’impossibilità di essere mamma, causa delle sue operazioni e fratture al bacino. Per una donna Cancro con una Luna Toro, simbolo per eccellenza della maternità è una limitazione davvero penosa.

E così Frida comincia a dipingere immagini che rappresentano il suo sentirsi “tagliata a pezzi”, disegna pezzi di organi e feti marci.

Non solo non può diventare madre ma finisce anche il suo matrimonio, dovuto a innumerevoli incomprensioni e continui tradimenti.

E lei cosa fa? Dipinge la sua autonomia, la sua liberà e la sua indipendenza, come vuole e conferma il Sole in undicesima casa.

Ad un certo punto i due si ritrovano e si risposano. Lei è molto cambiata, pone delle regole e dei limiti come l’astinenza sessuale.

Frida lascia numerosi dipinti, che testimoniano la sua vita, la sua libertà e le sue sofferenze oltre alle sue frustrazioni. Ella appartiene solo a se stessa!!!

Loredana Galiano

 

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